Dante Sciutti
Dante Gaetano Sciutti, classe 1906 da Borzonasca, autodidatta, dimostrò giovanissimo il suo talento musicale suonando già dall'età di 8 anni l'organo nella Chiesa parrocchiale del Santuario di Borzonasca e dirigendo, a 20 anni, la banda del paese di origine. Nel 1913, venne chiamato a Rapallo in qualità di organista dei S.S. Gervasio e Protasio; nel 1947 ricevette l'incarico di Maestro Direttore della Corale "G. Verdi" di Chiavari e l'anno successivo, unendo i coristi chiavaresi ad un nutrito gruppo di rapallesi, fondò la corale "G.B.Sciutti. Nel 1963 assunse la direzione del coro "G.B. Campodonico" di Genova, responsabilità che mantenne fino al 1968 quando, raccogliendo l'invito di alcuni Alpini di Santa Margherita Ligure, fondò il "coro degli Alpini" ora "coro Voci d'Alpe", vanto del locale gruppo A.N.A.. Il maestro Sciutti, ebbe il merito di riuscire a trarre da quel nucleo di volenterosi completamente a digiuno di nozioni di canto (e molto spesso aiutati da un buon bicchiere) dei suoni armoniosi, nonchè di aver saputo costituire un repertorio adatto ai mezzi vocali dei coristi.
Grazie alla sua attività di organista e direttore di una apprezzata cantoria, il maestro era molto conosciuto in tutto il Levante e, proprio grazie alle sue conoscenze, al coro venne data la possibilità di esibirsi in pubblico. I primi concerti (i più anziani lo ricorderanno) spesso seguivano le funzioni religiose serali o i vespri pomeridiani, nelle festività del Santo Patrono nei paesi del nostro vicino entroterra ed il concerto del coro degli Alpini rappresentava un insolito ed originale complemento alla festa paesana.
Il binomio cantoria - coro degli Alpini, ebbe successo e spesso accadeva che i componenti della cantoria religiosa appena terminate le funzioni, indossassero la divisa e si unissero al resto del coro per intonare i canti alpini. All'inzio si seguì un percorso musicale che traendo spunto dal repertorio dei cori più famosi, la Sat di Trento e il coro genovese Monte Cauriol, proponeva i più conosciuti canti degli alpini, in seguito vennero introdotti canti più brillanti, scelti da arie classiche e operistiche e canti liguri armonizzati a quattro voci.
In segno di riconoscenza nei riguardi dell'opera del maestro Sciutti, il coro si impegnò volentieri a potenziare la sua cantoria partecipando alla liturgia delle cerimonie Sacre in Santa Margherita Ligure, e continuò questa attività anche dopo la scomparsa del maestro, cui subentrò il nipote Gian Devoto.
Oltre che primo direttore, Dante Sciutti è stato per il coro degli Alpini di Santa Margherita Ligure, anche la colonna portante e l'animatore instancabile, sempre di esempio a vecchi e giovani.
Chi ha avuto la fortuna di conoscerlo ne conserva un ricordo indelebile unito ad uno struggente rimpianto.